Per Cultura aziendale, o Corporate culture, si intendono i valori e i comportamenti che accomunano tutti gli attori di una data organizzazione, dai responsabili ai dipendenti. Le idee e i concetti sono sì portati avanti dai leader, ma anche dall’intero staff che lavora per raggiungere obiettivi comuni e si attiene a un codice condiviso.
La cultura aziendale varia di organizzazione in organizzazione, poiché ha a che fare con regole che l’azienda condivide e si auto impone; si applica a tutti i livelli aziendali e, soprattutto, si diffonde influenzando l’indipendenza e l’interdipendenza di chi la condivide, in maniera orizzontale.
Possiamo individuare ben otto tipologie di cultura aziendale, che contribuiscono alla formazione di perfetti mix di comportamenti, sia individuali che collettivi:
- Order, dove rispetto, ordine e definizione delle norme è chiaro e ben delineato;
- Authority, ovvero la gerarchia verticale in cui il capo non è leader, ma boss;
- Results, cioè l’orientamento al risultato e alla meritocrazia;
- Enjoyment, ossia un ambiente aziendale stimolante e spontaneo, in cui sono apprezzati i momenti di distensione come le funny jokes;
- Caring, in cui i membri della squadra mettono al primo posto la collaborazione, spinti da una gerarchia orizzontale;
- Purpose, o meglio la condivisione dell’aspetto valoriale tra collaboratori;
- Learning, dove la propensione all’aggiornamento continuo e alla formazione incontrano la libertà di espressione;
- Safety, in cui lo staff è orientato alla pianificazione e necessita di sentirsi protetto da eventuali cambiamenti.
La chiave del successo delle aziende passa anche dalla capacità di evolversi adeguandosi ai tempi e al mercato di riferimento, aprendosi al confronto e favorendo il dialogo continuo tra tutti gli attori, a prescindere dal ruolo che essi ricoprono.Creare o modificare la cultura aziendale deve tenere conto anche di fattori chiave ben precisi, che sono l’organizzazione, la geografia e il settore merceologico e la strategia.
Quando parliamo di organizzazione, facciamo riferimento alla leadership, al carattere e al comportamento di chi guida l’azienda poiché influenza la società stessa e attrae solo alcuni tipi di persone, con cui plasmerà una gerarchia aziendale orizzontale o verticale.
La geografia e il settore merceologico sono il panorama in cui l’azienda si muove e su cui la corporate culture deve confrontarsi, dalle leggi dello Stato alle regole di mercato.
Per strategia si intende, infine, l’insieme degli obiettivi che l’azienda prefissa: non tutte le culture aziendali sono adatte a ogni risultato o obiettivo.
I vantaggi di una cultura aziendale forte e coesa riguardano sia il team, all’interno del quale ciascun attore sarà spinto a dare il meglio, sia l’attrazione di altri talenti: la job satisfaction contribuisce al senso di collaborazione, che migliora le performance lavorative, tiene alto l’umore e la motivazione e abbassa lo stress. La cultura aziendale non comporta ingenti investimenti in termini di budget, ma si sviluppa in qualunque contesto e dimensione aziendale poiché rappresenta un vantaggio competitivo fondato sul fattore umano.
Nei tempi di incertezza che stiamo attraverso, una buona cultura aziendale faciliterà l’adattabilità e le trasformazioni necessarie per imparare a navigare in un contesto in continuo mutamento.