Dallo scorso 18 maggio le micro, piccole e medie imprese italiane possono richiedere gli incentivi per la realizzazione di investimenti innovativi legati al risparmio energetico, all’economia circolare e alle tecnologie 4.0, favorendo la trasformazione digitale – e sostenibile – di attività e servizi.
La misura, promossa dal Ministero dello sviluppo economico e denominata Investimenti sostenibili 4.0, predispone circa 678 milioni di euro di finanziamenti, garantiti dai fondi di coesione e dal programma d’investimento europeo React-Eu.
I finanziamenti saranno così ripartiti:
- 250 milioni saranno destinati agli investimenti realizzati nelle regioni del Centro-Nord;
- 428 milioni saranno invece previsti per le regioni del Mezzogiorno.
Il 25% di queste quote sarà destinato ai progetti proposti proprio da PMI.
I requisiti
Le imprese che richiederanno queste agevolazioni non devono aver effettuato delocalizzazioni verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento e dovranno impegnarsi a non farlo fino ai due anni successivi al completamento dell’investimento. Le imprese, inoltre, dovranno essere regolarmente iscritte al Registro imprese e aver depositato due bilanci, essere in regola con gli obblighi contributivi e per tutto ciò che riguarda la prevenzione degli infortuni, l’urbanistica, l’edilizia e la salvaguardia dell’ambiente e non dovranno essere sottoposte a procedure concorsuali né essere in fase di liquidazione volontaria.
Le spese ammissibili
Sono considerate ammissibili le spese inerenti all’acquisizione delle certificazioni inerenti i sistemi di gestione ambientale ed efficienza energetica, le licenze per l’utilizzo di software e macchinari, le opere murarie correlate alla realizzazione di investimenti connessi alle nuove tecnologie, gli impianti e le attrezzature. Per quanto concerne i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità energetica, saranno ammissibili anche le spese per i servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica.
Quali sono le agevolazioni concesse?
Le agevolazioni saranno concesse sulla base di procedure valutative con procedimenti a sportello. Saranno inoltre concesse sotto forma di contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale massima delle spese ammissibili:
- per i progetti da realizzare nei territori delle Regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, il contributo massimo è pari al 60% delle spese ammissibili per le micro e piccole imprese e del 50% per le imprese di medie dimensioni;
- per le Regioni Molise, Basilicata e Sardegna, i contributi saranno del 50% per le micro e piccole imprese e del 40% per medie imprese;
- per le restanti Regioni, il contributo massimo sarà del 35% per le imprese di micro e piccole dimensioni e del 25% per le imprese di medie dimensioni.
Si tratta di un’occasione preziosa per il tessuto economico del nostro Paese, che consentirà alle imprese di affrontare la transizione digitale preservando la cultura aziendale e garantendo l’ottimizzazione dei processi produttivi e delle risorse, come i moduli e le soluzioni Agile.