In un momento così delicato per il nostro paese, che potremmo definire di rinascita, la sostenibilità e l’innovazione digitale assumono un ruolo ancor più cruciale. La sfida che ci troviamo di fronte, ormai improrogabile, è quella della conciliazione tra innovazione tecnologica e tutela dell’ambiente: un mondo più sostenibile è anche resiliente, prospero, capace di dar vita a società ed economie migliori.
Sono perciò necessari nuovi modelli organizzativi e di business, ma anche standard più elevati di resilienza e attenzione alla sostenibilità, da intendersi come rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema.
Innovazione digitale, quali benefici per il sistema economico?
Negli ultimi mesi sono emerse tre priorità che le aziende devono tenere in considerazione nel sostenere la competitività attraverso la sostenibilità e l’innovazione digitale.
Bisogna innanzitutto partire dalla piena comprensione delle opportunità che i percorsi di trasformazione digitale offrono alle imprese e dalla consapevolezza che questo non passi semplicemente dall’acquisto di una nuova tecnologia o dalla migrazione al cloud. Il cambiamento necessario riguarda la cultura aziendale, la presa di coscienza della mutazione dell’organizzazione aziendale, dell’operatività e del modo di lavorare offerta dal digitale.
La customer experience deve, poi, diventare capace di andare oltre l’accelerazione del processo di acquisto. Per diventare o rimanere competitive, le aziende devono trasformare il proprio business partendo dai valori, dai desideri e dalle esperienze del rispettivo target. Per farlo, possono – anzi, devono – servirsi di tecnologie avanzate, che facciano riferimento anche all’intelligenza artificiale.
Infine, è necessaria la creazione di reti digitali aziendali affinché, in futuro, non si debbano affrontare le difficoltà già vissute durante l’emergenza sanitaria e dovute alla dipendenza da catene di approvvigionamento globali. Il presente e il futuro del business prevedono, infatti, che le imprese, attraverso reti unificate, collaborative e intelligenti, sappiano prendere decisioni adattandosi, migliorandosi e prevedendo opportunità e interruzioni.
Secondo gli intervistati nell’ambito della ricerca “Le sfide della sostenibilità digitale”, realizzata da Ipsos, le nuove tecnologie possono contribuire al raggiungimento della sostenibilità attraverso la diffusione dello smart working, mentre l’intelligenza artificiale avrebbe un impatto molto alto nello sviluppo dell’economia circolare e nella riduzione dell’impatto ambientale dell’agricoltura.
Sostenibilità fa rima con finanza
Gli obiettivi di sostenibilità devono essere oggi considerati alla stregua di quelli finanziari poiché altrettanto importanti per il successo delle imprese.
Le aziende realmente sostenibili, infatti, non solo cercano di soddisfare i cosiddetti requisiti di conformità, ma anche di creare modelli di crescita a lungo termine che tengano conto delle necessità di sostenibilità dei nuovi green consumer.
La tecnologia interviene in questo ambito attraverso lo sviluppo di soluzioni in grado di integrare i dati provenienti da tutti i dispositivi che governano i processi di produzione con i dati di applicazioni business e calcolando inoltre l’impatto ambientale di vari scenari di produzione. Per esempio, le aziende produttrici di biscotti potranno scegliere la fonte di approvvigionamento del cioccolato tenendo conto sia del costo della materia prima che dell’impronta di carbonio.
Secondo il modello creato dal team di The European House, tra il 2020 e il 2030 il digitale contribuirà ad abbattere le emissioni di CO2 fino al 10% rispetto ai livelli del 2019, con un impatto pari a quello incrementale delle energie rinnovabili, grazie alla dematerializzazione dei processi, a gestioni delle operazioni più efficienti e all’incremento delle attività di monitoraggio.