Governi, istituzioni, imprese: l’innovazione è ormai al centro delle agende del settore pubblico e di quello privato. Ma cosa serve per innovare concretamente? Le sole idee non bastano più, bisogna puntare a governare il processo di innovazione a 360° per raggiungere obiettivi aziendali sempre nuovi e cogliere i cambiamenti del mercato.
Un esempio su tutti viene dal settore delle Telco, dove un’azienda francese ha raggiunto una quota di mercato pari all’8% in soli due anni. Il motivo di questo successo sta nel modello di offerta perfettamente integrato con una filosofia aziendale basata su due pilastri: flessibilità e semplicità. L’offerta, infatti, è uguale per tutti i clienti e non sono necessari processi complessi per l’attivazione e la gestione.
Un ingresso così dirompente era prevedibile? Prendiamo ad esempio una qualunque azienda già presente sul mercato: se avesse presentato un’offerta flat per tutta la durata del contratto con il cliente attraverso una campagna marketing, probabilmente non avrebbe avuto i risultati sperati perché non basta comunicare meglio o offrire il prodotto giusto. Quello che serve è cambiare la realtà aziendale.
Un’offerta flat di questo tipo si sarebbe infatti scontrata con un’organizzazione tradizionale, resistenze interne, sistemi IT rigidi: insomma, con processi consolidati nel tempo. Per portare innovazione sul mercato è necessario oggi coinvolgere tutte le funzioni aziendali: non solo creatività, ma processi aziendali strutturati dedicati, con fasi e attività ben definite. L’innovazione, infatti, dev’essere gestita attraverso un commitment dei manager, volto a garantire risorse e budget a una funzione aziendale dedicata all’innovazione. In questo modo nasce un ambiente adatto alla generazione delle idee, che porta con sé la costruzione dei processi e dei contesti in cui le idee stesse possano crescere. Il budget ricevuto finanzia poi le idee migliori e ne monitora il progresso, promuovendo le idee più efficaci.
La generazione di idee può provenire sia da fattori, come startup, università o fornitori, che da fattori interni quali i dipendenti, che sono sempre a contatto col business e vivono un’esperienza concreta all’interno di esso. Una volta generate, le idee devono essere trasformate in progetti, attraverso un approccio concreto, più rapido e low-cost. Per questo motivo si stanno diffondendo metodologie di Design Thinking: si tratta di un framework utile per stimolare l’empatia con i clienti e fornire un prototipo che sia il più possibile centrato sui clienti stessi. Dopo la validazione del prototipo, questo deve essere portato sul mercato.
Una delle premesse dell’innovazione è che 9 iniziative su 10 falliscono: l’innovazione è, infatti, imperfetta e il rischio di fallire sul mercato è alto. Serve perciò procedere con prototipi e sperimentazioni graduali, che consentano di effettuare test e relativi aggiustamenti sino al raggiungimento del giusto product/market fit.
Le aziende funzionano non solo grazie a dipartimenti specializzati, ma soprattutto grazie a dipartimenti innovativi, flessibili, ma al tempo stesso rapidi ed efficaci. La risposta a queste esigenze è il metodo di sviluppo Agile, che sostiene il cambiamento aziendale, garantisce lo sviluppo di unità e processi necessari per rinforzare l’innovazione e si adegua alle esigenze degli utenti.
Governare la trasformazione digitale senza stravolgere la cultura aziendale e innovare, oggi, è possibile.