Tra i settori maggiormente impattati dall’emergenza sanitaria troviamo sicuramente quello del commercio online: le restrizioni ci hanno infatti portati a ricorrere sempre più spesso agli acquisti online, che da evento sporadico sono diventati per molti un’abitudine. A confermarlo sono le rilevazioni dell’Osservatorio e-commerce B2C del Politecnico di Milano: nel 2020 le vendite online sono aumentate del 26%, pari a circa 22,7 mld di euro, e il mese di gennaio del 2021 ha registrato un aumento pari al 38,4% con una conseguente riduzione del 3% delle vendite al dettaglio.
Salesforce conferma questa tendenza anche per l’estero: negli USA, per esempio, il commercio online tra maggio e agosto del 2020 è aumentato del 71%, con un incremento del 31,8% rispetto al primo quadrimestre.
Bisognerà perciò capitalizzare e fidelizzare i nuovi clienti: la previsione è che gli investimenti nel marketing aumenteranno del 30% e le imprese dovranno adeguarsi alle nuove richieste, affiancando ai punti vendita le pagine social e gli e-commerce.
Quali sono perciò i trend che si consolideranno nel 2021 e rivoluzioneranno il commercio?
- Prenota e ritira: quale migliore esperienza d’acquisto? Questa modalità è cresciuta del 349% durante il lockdown e il protrarsi dello smart working ne fa un’esperienza ormai irrinunciabile per comodità e flessibilità.
- Più del 48% degli italiani hanno ridotto l’uso del contante e i clienti cashless only sono arrivati all’80%: il cashless, insomma, sarà predominante.
- I piccoli commercianti hanno iniziato a riunirsi in mercati virtuali, traendo vantaggio dalla volontà di sostenere business locali, registrano un aumento considerevole nel volume di affari. Ma c’è di più: ben 6 cittadini su 10 dichiarano di voler continuare a supportare i piccoli esercenti.
- Secondo un’indagine condotta da BVA Doxa per Subito, due terzi degli italiani hanno comprato o venduto un prodotto di seconda mano nel 2020. Per il 2021, si prevede una crescita pari al +42% sul mercato globale dell’usato online, che raddoppierà i numeri del fast fashion entro il 2030. Il re-commerce, insomma, cresce a dismisura e fa bene al portafogli e all’ambiente.
- I must-have degli acquisti online? Secondo Opinion Way sono i servizi post-vendita, le consegne a domicilio e i pagamenti sicuri e rateali anche per piccole cifre, ormai richieste da 4 italiani su 10.
- Secondo l’Osservatorio Mondo Retail, il 69% degli italiani “pretende” esperienze d’acquisto semplici e sicure, a prescindere dai canali d’acquisto, e si prediligono canali coordinati e intercambiabili (social, e-commerce e negozi fisici).
- L’interazione, anzi le micro-interazioni online sono ormai il medium per eccellenza. Il coinvolgimento emotivo e un’interfaccia intuitiva e semplice possono portare a convertire fino al 200% di clienti in più.
- Il lungo periodo di lockdown ha riacceso i riflettori sui commercianti di prossimità e il 56% dei concittadini afferma che preferirebbe acquistare dai piccoli commercianti, che animano e caratterizzano borghi e città. Per questo motivo, per competere con i giganti del web, diventa fondamentale raccontare la propria storia e metterci la faccia: lo storytelling diventa così un potentissimo strumento di marketing e vendita.
- Il dropshipping è uno dei trend più interessanti e semplifica notevolmente i processi e la gestione dell’impresa, abbattendo i costi di investimento iniziale e contenendo il capitale circolante. Intermediando il rapporto tra fornitori e clienti con un sito e-commerce, si ha una relazione diretta con i clienti finali, arrivando a conoscerne le preferenze con incredibili benefici sulle attività di comunicazione, marketing e customer care.
Sebbene questi mesi siano ancora caratterizzati dall’incertezza, gli imprenditori dovranno adeguarsi raccogliendo e anticipando i bisogni dei clienti. Gli e-commerce dovranno quindi avere elementi standard familiari per gli utenti, con interfacce semplici, veloci da utilizzare e soprattutto capaci di assicurare pagamenti sicuri.
Saremo capaci di cogliere questa sfida?